Domenica 11 Dicembre presso SETTEMMEZZO c’è stato il primo appuntamento di “RADIO DI COMUNITA'”
Un appuntamento settimanale, di domenica, in un contesto diverso, non negli studi della web radio, ma in luoghi informali, coinvolgendo da un lato le attività commerciali del territorio e dall’altro le VOCI degli speaker radiofonici delle radio libere made in San Pietro Vernotico, per raccontare in maniera innovativa storie, tradizioni e conoscenza orale del territorio restituendo anche alle attività commerciali coinvolte un momento di animazione.
Se hai perso l’appuntamento in diretta, te lo riproponiamo sul nostro canale YOUTUBE!
L’estratto dell’intervista a GIULIO CARBONE, speaker e DJ!
Andrea: Chi sei?
Giulio: Sono Giulio Carbone, anche in radio sempre Giulio Carbone. Nato come speaker quando quando molti usavano darsi un nome d’arte. Nato in uno dei quartieri di Brindisi, a Tuturano, quindi ai tempi di TRBC, Radio Casbav, Radio Monte Brindisi, SmashOne, Canale 94, Studio Smile Brindisi, Radio Luna e altre.
Andrea: Quando ti sei avvicinato al mondo della radio e perché?
Giulio: Nel lontanissimo 1981, avevo 17 anni ma.. ero già molto affascinato dalle radio libere. Le prime radioline appartenevano ai miei fratelli, con quelle ascoltavo Radio Discoteca Centrale di Italo Vecchio, Radio NGT, Radio Lucciola, Radio Kings International che è stata quella che più di tutte mi ha ispirato, insieme a Radio Rama Lecce. Gli ambienti delle radio avevano qualcosa di magico per me. Scaffali pieni di dischi in vinile, insonorizzazione delle cabine arrangiate con i contenitori in cartone delle uova ai lati e sul cielo con pannelli in polistirolo. C’erano i giradischi senza un tasto play, quindi bisognava tener fermo il brano con un disto fino al momento della messa in onda. Poi arrivarono i Lenco e successivamente i Technics 1210. Ricordo che a Radio Costa Adriatica li feci comprare io, uniti al mitico mixer Semprini, ai bobinoni( quando ancora tanti non possedendolo mettevano musicassette 90-120 reverse), al microfono Sennheiser bilanciato, erano la ciliegina che ancora oggi molti sognano. Credo siano arrivati all’Mk7 se non sbaglio.
Andrea: Come era la risposta degli ascoltatori e come interagivi tu?
Giulio: La tecnologia allora non era tanta, e questo ti consentiva di avere un rapporto molto più cordiale e diretto con gli ascoltatori, pensa che chi non aveva ancora un telefono in casa veniva in radio a consegnare le dediche.
Le telefonate in diretta, i quiz radiofonici con i premi messi dai negozi, le pubblicità.
Allora i negozi si pubblicizzavano attraverso le radio, permettendo alle stesse di potersi sostenere nelle spese, e contribuivano alla vita del paese, cosa che manca oggi.
Sono uno di quelli che ancora oggi organizza manifestazioni, e ti posso dire che pochi riconoscono l’importanza del contributo, fatturato, che poi ovviamente viene ricambiato entrando nei loro negozi da cliente.
Però, la vita è cambiata, e tanti non possono che rimpiangere quei tempi.
Dal 1990 con l’approvazione della Legge Mammì (un regalo a Berlusconi) per la regolamentazione delle radio libere e con l’avvento di internet tutto è andato a morire.
Radio Web con pochi ascoltatori online, così come anche per quelle in Fm, Canali tematici che ti permettono di ascoltare quello che vuoi subito. Fredde interazione online. Messaggi WhatsApp, ecc.
Andrea: Raccontaci un fatto/aneddoto simpatico che successo nella tua carriera da radiofonico.
Giulio: Di cose belle ne avrei tante da raccontare, le attese di chi in onda salutasse per lasciarti spazio per quell’ora o due che ti toccavano, la spensieratezza, le risate, le amicizie, quando trovavi la porta chiusa e non avevi la chiave e… ai voglia a bussare, quello dentro aveva le cuffie e non tutti avevano un campanello che accendeva la classica lampadina rossa.
Tanti sarebbero gli aneddoti, ma quella che più di tutti racconto con orgoglio, è quando ho fatto da regia in un programma, in studio con Domenico Modugno.
Ho avuto modo di conoscerlo da vicino grazie a Radio Costa Adriatica e al mitico Gigetto (Luigi Stifani).
Poi tanti altri, ma Modugno è il ricordo più bello.
Per tagliare corto e arrivare ai giorni nostri, ti dico che ho girato diverse radio tra Brindisi e Lecce, sono stato e lo sono ancora voce in tantissimi spot e altro.
Ho fatto serate da dj nei locali e feste private, tante da perderne il conto, finchè qualcuno, avvicinandomi, mi propose di fare lo speaker nelle gare ciclistiche. Da allora, e grazie alla più grande delle scuole (la radio), sono diventato lo speaker ufficiale di due circuiti in tutto il centro sud Italia. Grazie alla Radio.
Andrea: Ok, non siamo nel 1985 ma è Domenica 11 Dicembre e siamo in un bar, chiudiamo un attimo gli occhi e andiamo di fantasia, ci presenti una canzone come se fossi in radio?
Giulio: Un saluto a tutti da Giulio Carbone, vi lascio con L’Astronave che Arriva, di Sergio Caputo, tratto dall’album No Smoking. Ciao!
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